Cookie Consent by Free Privacy Policy website 40 volte Dakar
gennaio 23, 2018 - Lulop Story

40 volte Dakar

Sono passati 40 anni da quando Thierry Sabine ed un manipolo di autentici avventurieri partì da Parigi alla volta della capitale del Senegal. Era la prima edizione in assoluto della Parigi Dakar, raid motoristico divenuto leggendario per via delle imprese ogni anno più estreme alle quali i piloti erano sottoposti.

Ora di africano c'è solo il nome (Dakar), visto che le ultime edizioni hanno avuto luogo interamente in Sud America, ma la durezza delle tappe è rimasta invariata.

In questa 40esima edizione, organizzata dal cinque volte campione #marccoma, sono stati attraversati tre stati: Perù, #bolivia e #argentina, dove è stato tratteggiato un percorso di difficoltà sempre crescente, per un totale di circa 9000 km percorsi.

Il Perù si è contraddistinto per i magnifici scenari desertici, le sabbie fini nei pressi di Arequipa sono costate il ritiro del favorito Sébastien Loeb.

In #bolivia si sono visti paesaggi più tradizionali, ma ci ha pensato l'altura a tenere i piloti nella stretta morsa della fatica. È in questo tratto di gara che #carlossainz ha inanellato il primo successo e costruito, poco a poco, il vantaggio che poi è riuscito a gestire sino alla fine della corsa. L’Argentina, complice il gran caldo, ha visto le insidie più dure: sarà nella tappa di Salta/Belén che l’austriaco #matthiaswalkner, in sella ad una #KTM #450rallyreplica, metterà a segno la vittoria di tappa decisiva poi ai fini della classifica finale. 17esima vittoria alla Dakar consecutiva per #KTM.

Come da tradizione, sono i costruttori a darsi la vera battaglia per tutto il tragitto. #Peugeot, con la sua 3008DKR, non ha avuto rivali per la vittoria finale nelle macchine (Carlos Sainz ha potuto tranquillamente gestire il vantaggio accumulato già a metà corsa), ma fa bene anche la Toyota, che ricopre rispettivamente secondo e terzo gradino del podio con #nasseralattiyah (QAT) e Giniel de Villiers (ZAF), entrambi al volante di una Hilux.

Spettacolo e incertezza sono state le parole d’ordine per le moto. A spuntarla è il già citato Walkner per #KTM, che ha preceduto sul podio il beniamino di casa #kevinbenavides (in sella ad una Honda CRF450 Rally). Meritevole di menzione è anche il motociclista francese #adrienvanbeveren che, alla guida di una #Yamaha #WR450F, ha condotto gran parte della corsa in prima posizione nella generale, ma è stato costretto ad abdicare per un infortunio patito in seguito all’incidente che lo ha visto protagonista nella tappa 10.

Salgono sul carro dei vincitori anche #ignaciocasale (dominatore assoluto dei Quad con il suo #Yamaha Raptor 400) ed il solito #eduardnikolaev, che con un Kamaz 4326 mette a referto la sua terza vittoria consecutiva tra i camion.

Il fascino selvaggio di questa corsa, che da sempre ha messo in primo piano le sfide dell’uomo contro la natura, è palpabile ad ogni nuvola di polvere alzata, ad ogni rio guadato. L’arrivo al bivacco serale è visto, comunque vada, con sollievo. L’assistenza tecnica nelle pause tra una tappa e l’altra riveste un ruolo fondamentale ed i prodotti usati sono specificamente creati per questo genere di competizioni. È il caso di #motul: brand che, mai come quest’anno, s’è inserito appieno nel meccanismo della Dakar, fornendo assistenza ai piloti in termini di prodotti e competenza tecnica.

 

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