Cookie Consent by Free Privacy Policy website WSBK - La Malesia nella storia del Mondiale Superbike
luglio 30, 2015 - World SBK

WSBK - La Malesia nella storia del Mondiale Superbike

Shah Alam e Johor predecessori di Sepang nei primi anni di vita della competizione.

Il primo appuntamento del Mondiale Superbike in Malesia si tenne nel lontano 1990, terzo anno di vita del campionato, quando le derivate di serie approdarono al circuito di Shah Alam.

Il round era collocato nella parte finale della stagione: nel mese di novembre si affrontarono Shah Alam, Phillip Island e Manfeild, gare che avrebbero deciso il titolo. La situazione era sotto controllo per Raymond Roche, che usciva dalle gare di Monza con 63 punti di vantaggio su Stephane Mertens (all'epoca la vittoria forniva 20 punti e non 25 come ora).

Rob Phillis, il cui figlio Alex debutterà proprio questo fine settimana in WorldSBK a Sepang, mise a segno la sua prima pole position della carriera, con tre decimi su Roche, mentre Mertens si trovò più indietro, ad oltre un secondo dal miglior tempo, in sesta posizione.

L'italiano Fabrizio Pirovano si dimostrò il più veloce e scaltro, vincendo entrambe le gare con pochi decimi di vantaggio su Phillis; dietro a loro chiusero Mertens e Roche, che si scambiarono le posizioni in gara uno e gara due, con Roche quarto nella prima corsa nonostante un problema alla leva del freno.

Il distacco nel mondiale tra Roche e Mertens rimase quindi invariato mentre Pirovano, grazie alla doppietta, riuscì a scavalcare il belga, portandosi in seconda posizione e conservandola fino alla fine del mondiale, vinto da Roche.

Il mondiale fece di nuovo visita a Shah Alam l'anno successivo, il 1991, con domenica 1 settembre scelta come giornata di gare.

Quando si parla di 1991, la mente corre subito a Doug Polen, che arrivò in Malesia con alle spalle 12 vittorie in 14 gare, di cui le ultime 7 consecutive. Il vantaggio dell'americano rispetto al primo degli avversari era consistente: 79 punti.

Il round di Shah Alam tuttavia si dimostrò ostico per l’americano, che sì riuscì a mettere a segno la pole, ma in gara non fu mai della partita, limitandosi a seguire i leader in entrambe le prove: la doppietta andò al campione in carica Raymond Roche, che precedette al traguardo Fabrizio Pirovano in gara uno e Stephane Mertens in gara due.

Nonostante la prestazione sottotono, Polen riuscì ad incrementare il vantaggio nel mondiale, che crebbe a 92 punti dopo Shah Alam: quello fu l'unico weekend del 1991 in cui Polen non riuscì a mettere a segno una vittoria in almeno una delle due gare in programma.

Per i due anni successivi, il Mondiale Superbike si trasferì sul tracciato di Johor: nel 1992 Roche, uno dei principali rivali al titolo di Doug Polen assieme a Rob Phillis, riuscì ad imporsi in gara uno al termine di una lotta con Pirovano, Phillis e Slight, che finirono meno di un secondo dietro a lui. Polen fu vittima della cattiva sorte, a causa di un problema tecnico che lo vide solo ottavo.

La fortuna, in gara due, tornò a sorridere a Polen: i suoi rivali al titolo Roche e Phillis partirono male, spianando la strada per la vittoria dell'americano, che riuscì a conservare un margine di cinque punti su Roche nel mondiale al termine del round malese.

Nel 1993, il round di Johor si mostrò una tappa cruciale per la lotta all'iride: i due contendenti, Carl Fogarty a Scott Russell, furono gli assoluti protagonisti, dominando in entrambe le gare.

Fogarty mise a segno la doppietta, precedendo Russell in entrambe le occasioni: tanta era la loro superiorità che in gara due il terzo classificato, Fabrizio Pirovano, finì ad oltre mezzo minuto dal duo di testa. Con le due vittorie, Fogarty riuscì a ridurre il distacco da Russell a soli 5 punti.

Il ritorno in Malesia è dell'anno scorso, sul circuito di Sepang: fu un weekend targato Aprilia, che fece registrare la pole e mise a segno la doppietta in entrambe le gare.

La pole andò a Sylvain Guintoli, ma, sia in gara uno che in gara due, il suo compagno di squadra Marco Melandri fu in grado di recuperare dalla quinta posizione in griglia e sopravanzarlo prima della bandiera a scacchi.

Il round malese risultò amaro per Tom Sykes, costretto a cedere punti al rivale per il titolo Guintoli. La prima gara durò per lui poche centinaia di metri: alla seconda curva l’allora suo compagno di team Loris Baz scivolò, travolgendolo insieme ad Alex Lowes.

In gara due Sykes riuscì a portarsi in seconda posizione nelle prime fasi, ma la rimonta di Melandri si dimostrò inesorabile e Tom finì terzo, dietro alle due Aprilia ufficiali.

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