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settembre 16, 2015 - World SBK

WSBK, WSS - Preview GP a Jerez

Jerez si prepara all'assegnazione del titolo 2015 WorldSBK

Un piazzamento nei primi dieci basterebbe a Rea per la certezza matematica del successo finale.

Sei lunghezze dividono Jonathan Rea dal tanto atteso traguardo nel Mondiale Superbike, quel titolo piloti che va cercando dal lontano 2009, anno di debutto nella competizione. A seguito di una cavalcata inarrestabile in sella alla ZX-10R del Kawasaki #racing Team, il numero 65 ha ora bisogno soltanto di un piazzamento nella top 10 in gara 1 a Jerez, teatro questo fine settimana del Pirelli Spanish Round, per porre il sigillo al successo finale.

L’elenco dei numeri ottenuti da Rea quest’anno è semplicemente disarmante: venti gare, altrettanti podi (record assoluto) e 12 vittorie. A tre round dalla fine, due i record ancora migliorabili da qui a fine stagione: i 25 piazzamenti a podi consecutivi di Colin Edwards e le 17 vittorie in una singola stagione di Doug Polen, risalenti al lontano 1991.

Se questa domenica Rea dovesse chiudere tra i primi dieci in gara 1 a Jerez (possibilità più che plausibile, visto il rendimento di questa stagione) diventerebbe il diciassettesimo pilota della storia WorldSBK a laurearsi Campione ed il quinto diverso nelle ultime cinque edizioni. Prima di lui Fogarty, Hodgson, Toseland e Sykes sono stati i britannici ad aver alzato il trofeo del vincitore finale: tutti questi sono però inglesi, mentre Rea risulterebbe il primo nordirlandese a conquistare il titolo.

Chaz Davies, quattro volte vincitore di gara quest’anno, è l’unico pilota che può negare il titolo a Rea. Nonostante gli otto podi nelle ultime dieci gare, per l’alfiere dell’Aruba.it #racing – Ducati Superbike Team hanno pesato i difficili risultati della Thailandia ed il doppio ritiro di Imola. L’enorme ritardo di 144 punti dal leader (con 150 ancora da assegnare) si traduce in una missione praticamente impossibile per il gallese, il quale dovrebbe vincere almeno cinque delle ultime sei gare, chiudendo secondo nell’altra, con Rea a secco in tutte le corse per laurearsi Campione.

Il gallese, vista l’assenza di Davide Giugliano a causa dell’infortunio di Laguna Seca, che ha posto fine alla stagione del romano, verrà affiancato da Michele Pirro.

La battaglia per il secondo posto e tutt’altro che segnata. Tom Sykes, che nelle ultime tre edizioni ha sempre chiuso nelle prime due posizioni della classifica (inclusa quella del titolo, conseguito proprio a Jerez nel 2013) punta ad estendere questa statistica anche al 2015. Il centauro di Huddersfield si trova però attualmente al terzo posto, a tredici punti di distacco da Davies, mentre Leon Haslam (Aprilia #racing Team – Red Devils), dopo le poche soddisfazioni recenti, è più attardato in quarta posizione, con 36 lunghezze da recuperare da Sykes e ben 49 da Davies. Difficile, ma non impossibile la rimonta del vice-campione 2010.

Il compagno di quest’ultimo, Jordi Torres, mantiene salda la quinta posizione, ormai non più impensierito da Giugliano. Lo spagnolo dovrà però guardarsi dal campione uscente Sylvain Guintoli (Pata Honda World Superbike).

Il tracciato di Jerez, con i suoi 4.423m di lunghezza, è uno dei più guidati in calendario e da sempre è in grado di livellare le performance delle moto presenti in pista. Nel calendario Mondiale Superbike però, il circuito andaluso, dopo una veloce parentesi nel 1990 (allora fu doppietta e titolo per Raymond Roche), si è stabilito in maniera permanente soltanto nel 2013.

Tre i piloti di casa al via dell’edizione 2015 del Pirelli Spanish Round: il già citato Jordi Torres di Rubì, Catalogna, David Salom (Team Pedercini), originario di Palma de Mallorca e Roman Ramos (Team Go Eleven), di Santa María de Cayón in Cantabria (Team Go Eleven). Tre sono anche i piloti spagnoli che fino ad ora sono riusciti a conquistare almeno una vittoria di gara: Carlos Checa (24 vittorie), Ruben Xaus (11) e Fonsi Nieto (1). Un quarto trionfatore sarebbe di certo accolto con immenso entusiasmo dal caldo pubblico andaluso.

Kawasaki è anche in odore di titolo costruttori, che nella migliore delle ipotesi potrebbe ottenere già da gara 1, vincendo la corsa con la prima Ducati al traguardo dopo la quarta posizione. Per la casa di Akashi si tratterebbe del primo, storico successo in questa classifica, nonostante i due titoli piloti già conquistati in passato (nel 1993 con Scott Russell e vent’anni dopo con Sykes). Kawasaki diverrebbe il sesto costruttore a riuscire nell’impresa dopo Ducati, Honda, Aprilia, Suzuki e Yamaha.

La prima sessione di prove libere del Mondiale Superbike avrà inizio alle 11:15 ora locale (GMT+2). La Tissot-Superpole, le qualifiche del Mondiale Supersport e tutte le gare potranno essere viste su WorldSBK.com tra sabato e domenica, rimanendo a disposizione degli utenti grazie al servizio On Demand.

 

 

Mondiale Supersport: tre, il numero perfetto

Tre pretendenti su tre moto diverse, a tre gare dal termine.

Una delle edizioni più incerte ed emozionanti del Campionato Mondiale FIM Supersport vivrà uno dei momenti più importanti della stagione questo fine settimana, in occasione del Pirelli Spanish Round in programma al ‘Circuito de Jerez’.

Il numero ricorrente è il tre, da tempi immemori ritenuto quello perfetto: tre i pretendenti al titolo 2015, tutti di nazionalità diverse e in sella a tre moto differenti, per giocarsi le proprie chance di gloria nelle ultime tre gare della stagione. Anche se il titolo non potrà essere assegnato questo fine settimana, la gara spagnola avrà un impatto non da poco sugli sviluppi della corsa allo scettro di Campione.

Lo scorso anno Michael van der Mark ottenne titolo e vittoria al termine di una delle gare più spettacolari di sempre, mentre dodici mesi più tardi il Mondiale Supersport potrà anche riservare un finale incandescente in Qatar.

I pretendenti al titolo di quest’anno non potevano essere più diversi in tutto: il turco Kenan Sofuoglu in sella alla ZX-6R del team Kawasaki Puccetti Racing, il francese Jules Cluzel con la F3 675 del team MV Agusta Reparto Corse e lo statunitense PJ Jacobsen a bordo della CBR600RR del team CORE’’ Motorsport Thailand.

Sofuoglu, tre volte iridato della competizione (2007, 2010 e 2012), ha visto nelle ultime due gare il suo vantaggio da Cluzel scedere dapprima da 40 a 20 a Misano, per poi ridursi ulteriormente a 13 lunghezze con la gara di Sepang. Quattro le vittorie e sei podi per il turco, ma nessun piazzamento nella top 3 negli ultimi due eventi.

Cluzel, al contrario, ha riaperto i giochi dopo gli stenti di inizio stagione, causati dai ritiri in stretta successione della Thailandia e di Aragon. Tre i successi per il francese e sette i podi, sei dei quali conquistati di fila nelle ultime gare. Il terzo incomodo è PJ Jacobsen, il quale ha cambiato marcia dopo il passaggio in corsa a nuovo team e l’operazione alla sindrome compartimentale a cui si è sottoposto in estate: il giovane di New York, nell’ultima gara di Sepang, è riuscito inoltre a conquistare il primo successo nella competizione.

Alla vigilia del Pirelli Spanish Round, Sofuoglu conduce con 13 lunghezze su Sofuoglu e 28 su Jacobsen (75 quelle da assegnare), mentre c’è da segnalare che anche Lorenzo Zanetti, compagno di squadra di Cluzel, è ancora matematicamente in lotta, nonostante i ben 55 punti di ritardo. Primo degli esclusi dalla battaglia per il titolo è Gino Rea (CIA Landlords Insurance Honda), a ben 80 punti di ritardo dalla vetta.

Ancora apertissima anche la battaglia per il titolo costruttori, con MV Agusta a precedere di un solo punto Kawasaki, mentre Honda segue più attardata a -20. A differenza delle case giapponesi, il costruttore di Schiranna nella più giovane storia in WSS, non ha ancora vinto la classifica riservata alle case.

Ben nove i piloti che prenderanno parte ‘una tantum’ all’evento di Jerez: tra questi Nicola Morrentino Jr. (che salterà quindi la gara STK600), l’ex compagno di squadra di PJ Jacobsen Lucas Mahias e l’ex pilota Moto3 Niklas Ajo, che debutterà in pista nel Mondiale Supersport con il team Kallio Racing. Ci sarà anche Sarunas Pladas, primo pilota estone al via di una gara internazionale motociclistica di velocità. Presenti anche lo spagnolo Christian Palomares Vilar, il russo Alexey Ivanov ed il ceco Miroslav Popov, nonché i due ungheresi David Juhasz e Janos Chrobak

La presenza del già citato Palomares (Autos Arroyos Pastrana #racing Team - Yamaha) porta il numero di piloti spagnoli in pista a tre, vista la presenza degli iscritti a tempo pieno Nacho Calero (Orelac #racing Team – Honda) and Marcos Ramirez (Team Lorini – Honda). Ramirez si presenterà a Jerez da fresco vincitore della gara Superstock 600 del FIM CEV Repsol ad Albacete.

La prima sessione di libere del Mondiale Supersport avrà inizio alle ore 10:15 locali (GMT+2) di venerdì. Le qualifiche e la gara saranno visibili in diretta su WorldSBK.com.

Savadori a Jerez per chiudere i conti

 

Il cesenate vuole completare la sua 'resurrezione' dopo l'epilogo dell'edizione 2014.

Il ventiduenne Lorenzo Savadori avrà questo weekend il primo vero match point per il titolo della Coppa FIM Superstock 1000, in occasione del settimo round della stagione a Jerez. A due gare dal termine il giovane cesenate, alfiere del team Nuova M2 #racing – Aprilia ha infatti bren 34 punti di vantaggio sul riminese Roberto Tamburini (Team MotoxRacing – BMW), unico pilota ancora in lotta per la vittoria finale.

Savadori si ritrova in questa situazione di classifica grazie ad uno straordinario ruolino di marcia, fatto di quattro vittorie e due secondi posti in sei gare. A Jerez, inoltre, oltre a Kevin Calia avrà condividerà il box anche con Alessandro Andreozzi, del quale era stato compagno di squadra già nel recente passato. Andreozzi, dal canto suo, non è nuovo alla categoria, avendo dalla sua 10 partenze di gara, che si uniscono alle 23 in Superbike. Savadori e Andreozzi sono stati compagni di squadra anche nelle precedenti due stagioni.

Il 2015 di Tamburini non è stato da meno di quello di Savadori, ma a pesare sul conto dell’ex pilota Supersport c’è stata la sfortunata ed incolpevole caduta di Assen, quando tamponò la moto di Kevin Valk che aveva avuto un problema tecnico sul rettilineo.

A prescindere dal risultato dell’unico rivale, Savadori si aggiudicherebbe il titolo vincendo la corsa o chiudendo al secondo posto. Anche un quinto posto andrebbe bene se Tamburini non vincesse la gara, mentre Savadori sarebbe campione comunque se Tamburini chiudesse dalla settima posizione in giù.

Aprilia è in una situazione di vantaggio anche per quanto riguarda la corsa al titolo costruttori, che si aggiudicherebbe a Jerez, a prescindere dai risultati di BMW e Ducati, vincendo o chiudendo in seconda posizione. Quest’ultime sono ancora in lotta, nonostante i rispettivi ritardi di 34 e 39 punti dalla vetta.

Non pochi i cambiamenti rispetto all’ultima gara, i più importanti nel team MRS, con l’austriaco Lukas Trautmann a prendere il posto dell’infortunato Kev Coghlan, infortunatosi in una gara della Superbike tedesca (ironicamente, la sua prima in sella ad una 1000cc), ed il sudafricano Mathew Scholtz, vecchia conoscenza del paddock WorldSBK, che monterà in sella alla moto di Florian Marino (il francese, infortunato, ha annunciato di aver chiuso anzitempo la sua stagione).

Dopo l’incidente nell’ultimo round di Misano dello scorso giugno, Luca Salvadori si dovrà sottoporre a dei controlli prima di un’eventuale discesa in pista a Jerez, mentre Riccardo Russo (lasciato a casa dal suo precedente team nel Mondiale Supersport) ha trovato riparo al team G.M. Racing, prendendo il posto dell’indisponibile Michele Magnoni al fianco di Sylvain Barrier.

Lo spagnolo Erik Morillas (RTM by Brillante de Atocha) sarà l’unica wildcard per questo round, essendo il già citato Andreozzi ed il sudafricano Andre Calvet (BWG #racing Kawasaki). Nel Team18 Sapeurs Pompiers, Antonio Alarcos Torrente prende il posto dell’infortunato Stephane Egea.

 

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