Cookie Consent by Free Privacy Policy website Ben 33 km con i freni tirati al GP Gran Bretagna della MotoGP
agosto 22, 2018 - Brembo Racing

Ben 33 km con i freni tirati al GP Gran Bretagna della MotoGP

Dischi in acciaio o in carbonio? Dilemma esistenziale al #silverstone Circuit in caso di pioggia

 

La #MotoGP torna sulla pista di #silverstone per il 12° appuntamento stagionale. dal 24 al 26 agosto.

Edificato dopo la Seconda Guerra Mondiale su un vecchio aeroporto, appena fuori il villaggio di #silverstone (2.100 abitanti oggi), è stato teatro del GP inaugurale del Mondiale di Formula 1, nel 1950.  Le #moto del Mondiale vi sono però arrivate solo nel 1977 perché in precedenza il GP Gran Bretagna era organizzato all’Isola di Man.

La pista usata dalla #MotoGP misura 5,9 km, valore che la rende la più lunga del Mondiale. Un altro elemento caratteristico è la pioggia che solitamente fa capolino almeno una volta durante il week-end: nel 2015 le precipitazioni condizionarono la gara vinta da Valentino Rossi mentre nel 2016 la Q2 si disputò sotto un autentico nubifragio. 

Ma se in passato, in presenza di pioggia, i piloti della #MotoGP si affidavano ai dischi in acciaio, non è detto che lo facciano anche quest’anno. Come si è già visto l’anno scorso a Misano e Motegi, infatti, i dischi #Brembo in carbonio di ultimissima generazione sembrano adatti anche all’impiego sul bagnato. 

Secondo i tecnici #Brembo che assistono il 100 per cento dei piloti della #MotoGP 2018, il #silverstone Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, valore identico, fra le gare restanti, solo a Misano Adriatico e Valencia.

L’impegno dei freni durante il GP

Alle 18 curve del tracciato corrispondono 10 frenate e per 7 di queste i freni vengono usati per più di 3 secondi. Durante un intero giro le #MotoGP usano i freni per 34 secondi che si traducono in oltre 11 minuti nel corso di tutta la gara. In altri termini, ciascuna #moto percorrerà in tutto 33 km con l’impianto frenante in funzione.

Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva #Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 970 kg: in pratica, quindi, per ogni minuto di gara lo sforzo ammonta a 24 kg.

La media delle decelerazioni massime della #MotoGP su questa pista è di 1,11 g ma il valore sarebbe più alto senza 3 curve in cui la decelerazione ammonta a 0,6-0,7 g. Ciò nonostante la media della #MotoGP al GP Bretagna supera di 0,1g la decelerazione della Tesla Model X.

Le frenate più impegnative

Delle 10 frenate del #silverstone Circuit2 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 5 sono di media difficoltà e le restanti 3 sono light. 

Pur non essendo la curva in cui le #moto frenano più a lungo, la Stowe (curva 7) è la più impegnativa in virtù dello sforzo richiesto al pilota e all’impianto frenante: per ottenere un delta di 201 km/h di velocità, da 326 km/h a 125 km/h, il carico sulla leva è di 6,8 kg mentre la pressione del liquido freno #Brembo HTC 64T arriva a 11,8 bar.

La Brooklands (curva 16) è invece la curva con la frenata più lunga in termini spaziali (269 metri) e temporali (5 secondi). Le #MotoGP scendono da 294 km/h a 104 km/h grazie ad un carico sulla leva di 6,2 kg mentre la pressione del liquido #Brembo ammonta a 10,7 bar.

Per entrambe così come alla curva Copse (curva 1) la decelerazione massima è di 1,5 g. L’ingresso in curva dopo il traguardo avviene a velocità superiore rispetto alle due curve citate (143 km/h) e per questo motivo i freni sono impiegati solo per 3 secondi e mezzo.

Prestazioni Brembo

Nelle ultime 5 edizioni del GP Gran Bretagna si sono imposti 5 piloti differenti ed altri 3 sono saliti sul podio, tutti con #moto dotate di freni #Brembo. L’anno scorso ha trionfato la Ducati con Andrea Dovizioso. L’ultimo a vincere per due anni di fila è invece stato Jorge Lorenzo con la Yamaha e i freni #Brembo.