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settembre 04, 2021 - International Six Days of Enduro

Penultima giornata della ISDE, domani la finale di cross a Cassano Spinola

Con la quinta tappa si è conclusa la fase più dura della Sei Giorni Internazionale di #enduro in svolgimento da lunedì 30 agosto tra Lombardia e Piemonte, con i team italiani davanti a tutte le maggiori rappresentative mondiali. Conclusi i quasi mille chilometri percorsi sulle colline delle valli Staffora e Curone, da domani si cambia scenario per la passerella finale che decreterà quali squadre nazionali sono le più forti del 2021. Terminate le prove speciali (sei ogni giorno) da percorrere singolarmente partendo a intervalli di un minuto, l’ultimo atto avrà come palcoscenico la pista di cross di Cassano Spinola, in provincia di Alessandria.

Dal mattino alle nove fino al pomeriggio sono in programma le manche che coinvolgeranno 40 piloti per ogni partenza dal cancelletto. Uno spettacolare crescendo che sarà assicurato dall’inversione dell’ordine di partenza rispetto alla classifica provvisoria, così da tenere i più forti enduristi per il gran finale. La giornata sarà a tutti gli effetti valida per definire i vincitori di tutte le classifiche di squadra, a cominciare dai trofei più prestigiosi, il World Trophy e lo Junior World Trophy, ma non avrà il potere di stravolgere le classifiche. La storia insegna che l’ultimo giorno le speranze di recuperare terreno sono limitate a distacchi nell’ordine del minuto; per divari importanti i giochi ormai sono fatti, un po’ come avviene per le ultime tappe del Giro d’Italia o del Tour de France in bicicletta.

La giornata di sabato di questa 95° edizione dell’ISDE avrà quindi uno svolgimento del tutto particolare, con partenze di quattro piloti ogni minuto dalla pedana dell’aeroporto di Rivanazzano Terme, e un trasferimento interamente su asfalto. Senza le esigenze della complessa logistica distribuita sul territorio per gestire partenze, arrivi e controlli orari, una parte dei 150 addetti sarà destinata al ripristino di tutte le zone attraversate. Già da giovedì sono state rimossi tutti i paletti in legno e tutte le fettucce utilizzati per delimitare i percorsi nella parte lombarda, e in seguito si procederà a sistemare ogni tratto sterrato attraversato, riportandolo nelle condizioni originali, come previsto dal protocollo firmato dagli organizzatori dei #moto Club Alfieri di Asti e Pavia.

Al termine della quinta giornata il bilancio per i colori italiani è a dir poco entusiasmante, perché in quattro classifiche su quattro riservate ai team sventola il tricolore. I nostri piloti non si sono limitati a controllare gli avversari, hanno ulteriormente incrementato i loro vantaggi nei due trofei maggiori e in quello riservato alle squadre di club. È mancata solo la soddisfazione di vedere anche le tre ragazze iscritte nel Women’s World Trophy davanti a tutte: Anna Sappino, Raissa Terranova ed Elisa Givonetti si sono dovute accontentare dell’ottavo posto in una graduatoria che vede solidamente al comando le tre rappresentanti degli Stati Uniti.

La Spagna ha tentato un ultimo assalto al quartetto italiano del World Trophy, puntando tutto sul solito Josep Garcia tornato a conquistare il miglior risultato assoluto di giornata, ma Andrea Verona, Davide Guarneri, Thomas Oldrati e Matteo Cavallo hanno saputo tenere testa agli avversari, incrementando il margine di altri 31 secondi, portandolo a 5 minuti e 22. Ancora più distante è la squadra americana (8 minuti e 32), in terza posizione dal primo giorno di gara.

Gli Under 23 Lorenzo Macoritto, Manolo Morettini e Matteo Pavoni hanno seguito un copione del tutto simile nello Junior World Trophy, relegando a oltre sette minuti gli inseguitori più vicini, i francesi. A completare il tutto ci sono i risultati ottenuti nelle graduatorie riservate ai club, dove i partenti il 30 agosto erano oltre 500. Il #moto Club Sebino ha completato l’inseguimento e deve gestire un margine di 20 secondi sugli svedesi del Team Ostra #enduro 1, mentre Davide Soreca si presenta come il padrone della classifica individuale di club, dopo avere inanellato una serie impressionante di migliori tempi nelle prove speciali disputate in questi cinque giorni.

Le premesse della vigilia sono quindi delle migliori; l’ultima volta che l’Italia si è presentata da dominatrice al via della sesta giornata di gara è stata 24 anni fa, quando i “caschi rossi” non lasciarono agli avversari nemmeno le briciole nella Sei Giorni di Lumezzane, in Franciacorta.


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