Cookie Consent by Free Privacy Policy website KTM festeggia il titolo numero 19 alla Dakar con il vincitore del 2023 Kevin Benavides
gennaio 23, 2023 - KTM

KTM festeggia il titolo numero 19 alla Dakar con il vincitore del 2023 Kevin Benavides

La vittoria al #dakarrally2023 con #kevinbenavides è stata per KTM la diciannovesima affermazione nella più iconica ed estenuante manifestazione off-road al mondo. KTM ha per di più piazzato un’incredibile doppietta, con la lotta per la vittoria finale che si è letteralmente protratta fino agli ultimi chilometri dell’ultima tappa.

La straordinaria velocità e costanza di Kevin Benavides nelle 14 giornate di gara hanno ripagato il pilota argentino, partito per l’ultima tappa con 12 secondi di ritardo e capace di vincere al termine di un vero e proprio show di guida davanti al suo compagno nel team Red Bull KTM Factory #racingToby Price. Ma anche Toby, già due volte vincitore alla Dakar, esce da questa edizione a testa alta, avendo lottato fino alla fine per poi cedere al rivale per appena 43 secondi.

L’edizione 2023 passerà sicuramente alla storia come una delle più dure di sempre, per una varietà di ragioni. I piloti hanno coperto oltre 8.000 km totali, quasi 5.000 dei quali di prova speciale; e se non fosse bastato lo spietato deserto saudita, le forti piogge cadute per tutta la prima settimana di gara hanno aggiunto sfida alla sfida, con fiumi esondati e letti fangosi di laghi che hanno reso la guida e la navigazione ancora più difficili. Sommate infine le due settimane di sveglie prima dell’alba e poche ore di sonno e otterrete una delle competizioni più estenuanti non solo fisicamente, ma anche mentalmente al mondo.
La prima settimana di gara di questa edizione è andata particolarmente bene per i guerrieri orange del deserto. #kevinbenavides era secondo assoluto, seguito da vicino dalla giovane promessa americana Mason Klein, vincitore della seconda tappa. Subito dietro Mason c’era #tobyprice, a meno di due minuti dal leader di gara in quella che si stava già delineando come una delle più serrate edizioni della Dakar. E a chiudere la top 10 dopo la tappa numero 8 era Matthias Walkner, non nella posizione a cui l’austriaco ambiva ma comunque straordinaria dopo la sua caduta e l’infortunio al polso rimediati nel secondo giorno di gara, e che sembravano dover mettere fine alla sua gara.
Il menu della seconda settimana era pesantemente basato sulle dune, con una navigazione forse meno complessa ma dove l’abilità di leggere il terreno è diventata ben più importante. Mason Klein è purtroppo incappato in due cadute alla prima tapa dopo la giornata di riposo: il ventunenne talento americano è riuscito a proseguire, ma le conseguenze lo hanno di fatto escluso dalla gara; Mason ha poi gettato la spugna alla tappa 12. Il giorno dopo anche Matthias Walkner ha dovuto ritirarsi, a causa di una caduta poco dopo l’inizio della speciale che ha costretto a elitrasportarlo in ospedale, dove fortunatamente non sono state rilevate ferite serie.
All’arrivo della tredicesima tappa #kevinbenavides, nonostante si fosse fermato ad assistere Walkner, si trovava dietro al compagno di squadra Price di soli 12 secondi. La Dakar si stava così per ridurre a una gara sprint finale, lunga 138 km. Con l’ordine di partenza rovesciato Benavides è partito penultimo, tre minuti davanti a Price. I due alfieri KTM 450 #rally hanno entrambi dato tutto ciò che avevano, ma alla fine c’era posto per un solo vincitore: #kevinbenavides.
A decidere le cose è stata ancora una volta la navigazione: #tobyprice ha mancato un paio di waypoint, e costretto a tornare sui suoi passi ha concluso la tappa con 55 secondi di ritardo su Benavides. Il risultato finale ha dato la vittoria a Benavides, e una straordinaria diciannovesima affermazione alla Dakar per KTM. Price alla piazza d’onore ha chiuso due straordinarie settimane di gara per l’intero Red Bull KTM Factory #racing team.
Kevin Benavides:
 “Che giornata straordinaria! Sono rimasto concentrato chilometro dopo chilometro, dall’inizio alla fine. Non ho mai pensato alla posizione, ho solo dato il 100% per l’intera tappa provando a godermi quel che succedeva. Era una speciale molto veloce e insidiosa, particolarmente fangosa: per fortuna non ho fatto grossi errori, ma oggi era facile finire nei pasticci. Ho lavorato tanto per questo risultato, l’edizione 2023 è stata una delle più combattute di sempre e non c’è mai stato un momento per tirare i remi in barca. Non ce l’avrei mai fatta senza il supporto del mio team, della mia famiglia e dei miei amici. Ci vorrà un po’ di tempo per capacitarmene, adesso non riesco a descrivere come mi sento.”
Toby Price:
 “Ero così vicino… sì, Kevin ha fatto un gran lavoro, oggi ha guidato benissimo. Sapevo che saremmo stati vicini, e ho spinto dall’inizio alla fine. Purtroppo ho mancato tre waypoint per pochi metri, e questo mi è costato. L’obiettivo è sempre quello di vincere, e mancarlo per così poco è frustrante. Ma sto bene e torno a casa con un trofeo, che è la cosa più importante. Sono pronto per la prossima edizione!”
Norbert Stadlbauer – Team Manager #rally:
 “È stata una Dakar incredibile: una delle più dure della storia e senz’altro la più serrata! La battaglia nel team Red Bull KTM, con Toby e Kevin divisi da solo 12 secondi prima dell’ultima tappa, è stata pazzesca e ha regalato a KTM una doppietta, con il secondo titolo per Kevin e il diciannovesimo per KTM. Purtroppo non ci possono essere due vincitori, ma anche il secondo posto di Toby è un successo incredibile. L’intero team ha fatto un lavoro straordinario, non solo in queste due settimane ma nell’intero anno che le ha precedute, nel corso del quale è stato costruito questo risultato. Ora è tempo di festeggiare, prima di prepararci ad affrontare la prossima gara della stagione.”
Pit Beirer, Direttore KTM Motorsports:
 “Dopo i piloti, penso di essere io l’uomo più felice del pianeta! È fantastico avere, dopo una gara così lunga e dura, due dei nostri ragazzi partire per l’ultima tappa separati da soli 12 secondi. E vederli spingere così duramente per arrivare al traguardo sani e salvi nelle prime due posizioni. Dopo 5.000 chilometri e oltre 40 ore di gara, chiudere così vicini è qualcosa di mai visto prima, e l’intero team ha fatto un lavoro incredibile per metterli in posizione di competere in questo modo. L’ultima tappa è stata più o meno una gara di motocross lunga 130 chilometri! Entrambi i piloti hanno fatto qualcosa di eccezionale, e anche se alla fine solo uno può vincere sono ugualmente orgoglioso di entrambi, anche per come hanno gestito la pressione. Ora KTM ha 19 vittorie nel #rally più duro del mondo, ma non abbiamo intenzione di fermarci qua. Stiamo già lavorando per il resto della stagione e per la Dakar 2024.”

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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